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Controllo pneumatici: quanto incide sulle performance del parco mezzi?

Riduci i costi di gestione e rendi efficiente la flotta aziendale!

Del 22/07/2019

controllo pneumatici efficienza flotta aziendaleOttimizzare i costi di gestione, aumentare la sicurezza e l’efficienza, ridurre le emissioni di CO2 del tuo parco mezzi, sono obiettivi assolutamente raggiungibili, grazie ad alcuni accorgimenti, come un corretto e costante controllo dello stato degli pneumatici, il quale consente di:

- ridurre l’impatto ambientale, grazie alla diminuzione delle emissioni;

- risparmiare costi, in quanto gli pneumatici con pressione regolare consumano meno carburante;

- aumentare il livello di sicurezza sia per l’autista sia per il veicolo stesso: sferzata, frenata, resistenza all’aquaplaning, tenuta in curva e trazione dipendono, infatti, dalle condizioni dello pneumatico.

Controllo pneumatici automezzi: quanto incide sui consumi di carburante?

Gli pneumatici sono il primo elemento d’impatto tra veicolo e strada.

Dunque, è essenziale monitorarli costantemente affinché abbiano la giusta pressione.

La pressione degli pneumatici da rispettare è indicata sul libretto d’uso e manutenzione. Un sotto gonfiaggio o un gonfiaggio eccessivo possono compromettere prestazioni e sicurezza del veicolo e del conducente.

Bassa e alta, i pericoli della pressione dello pneumatico

Una pressione eccessivamente bassa comporta:

- una diminuzione della tenuta di strada e di controllo del mezzo, specie in caso di manovre di emergenza;

- surriscaldamento dello pneumatico, con rischio di esplosione;

- un’eccessiva usura dei lati del battistrada, con importante riduzione del tempo di vita dello pneumatico;

- un aumento dei consumi di carburante, con consequenziale inquinamento, quindi emissioni di CO2.

- un maggiore consumo di carburante, quindi aumento dei costi per rifornimenti più frequenti.

Una pressione troppo elevata comporta:

- una riduzione dell’area di contatto tra pneumatico e manto stradale, generando una minore aderenza, in caso di frenata, trazione, etc.

- una forte usura centrale del battistrada;

- minore comfort per conducente e passeggeri;

- maggiore tendenza a danneggiamenti causati dagli urti e un’usura prematura.

Queste condizioni sono ancor più pericolose nel caso degli automezzi, essendo mezzi pesanti, o nel caso di trasporto merci, specie se il veicolo è molto carico e si prevedono viaggi lunghi.

Check pneumatici: come e quando?

La prima cosa da fare è controllare lo stato del battistrada, cioè la parte a contatto diretto con l’asfalto.

Quando gli pneumatici si usurano la tenuta sul bagnato e l’anti aquaplaning si deteriorano, quindi aumenta il rischio di incidenti.

Una pressione non adeguata fà perdere il controllo del veicolo, causando sbandamenti, ad esempio durante le sterzate; addirittura, si può avere uno scoppio dello pneumatico.

La pressione degli pneumatici si controlla a freddo – veicolo fermo da almeno 3 ore – e ad intervalli regolari – ogni mese e prima di un lungo viaggio, ricordando di controllare anche la ruota di scorta di tanto in tanto.

La pressione deve essere uguale per entrambi gli pneumatici, ma talvolta può differire tra la parte anteriore e posteriore, se così raccomandato dal produttore.

Quanti anni hanno i tuoi pneumatici? Impariamo a leggere la marcatura Dot

L’etichetta degli pneumatici fornisce importanti informazioni su efficienza economica, energetica ed ambientale, misure, data di produzione.

La data è necessaria in quanto indica il periodo di produzione. Troveremo sull'etichetta, quindi, la marcatura Dot – Department of Transportation - , il codice dello stabilimento, il codice delle misure, l’identificativo del costruttore e la data di produzione; sul fianco saranno presenti marchio, modello, destinazione uso, TWI – indicatore di usura - , Tubeless – il quale indica se è possibile l’utilizzo senza camera d’aria - e M/S, Mud and Snow - tradotto, Fango e Neve - per intendere che quello pneumatico può essere utilizzato nelle 4 stagioni, senza dover essere sostituito al variare delle temperature.

Le ultime 4 cifre della marcatura DOT si riferiscono alla data di produzione: le prime 2 cifre indicano la settimana, le ultime 2 l’anno; se vi sono 3 cifre vuol dire che risale a prima del 2000. Ad esempio “2018” indicherà che è stato prodotto nella ventesima settimana dell’anno 2018.

Conoscere l’età dello pneumatico è importante sia al momento dell’acquisto sia quando è montato sul veicolo. Di norma gli pneumatici più giovani riescono a garantire migliori condizioni di guida; molto spesso influisce anche la modalità di immagazzinamento, cioè come lo pneumatico è conservato dal distributore/produttore.

Driving Style: come lo stile di guida incide sulla flotta aziendale

Lo stile di guida può incidere considerevolmente sullo stato degli pneumatici, sia per l’usura sia per la durata.

Tenere sotto controllo questo parametro è possibile grazie alla funzione integrata di Fleet, che consente di monitorare i consumi della flotta aziendale, quindi livello di carburante, consumo regolare, medio, alto.

Gli stili di guida possono avere un impatto determinante sull’ottimizzazione dei consumi, incidendo sulla gestione della flotta aziendale in modo più o meno efficiente.